BOLLA GREGORIO IX: BASILICA DI SAN FRANCESCO, CAPO E MADRE DELLâORDINE
Dalla bolla «Is qui ecclesiam suam» di Gregorio IX:
«Gregorio vescovo, servo dei servi di Dio. Ai diletti figli ministro dell'ordine dei frati minori e ai frati di quello dimoranti presso la chiesa del beato Francesco, nel luogo che è detto Colle del Paradiso, sia presenti sia futuri, che professano la vita regolare.
Colui che continuamente feconda la propria chiesa con nuova prole, avendo ritenuto giusto conformare questi tempi moderni ai più antichi, destò, attraverso l'ispirazione della grazia, lo spirito nell'amore di carità del beato confessore Francesco cosicché, avendo questi imitato le orme degli apostoli nella povertà, nella quale la carità maggiormente si accresce, abbandonato tutto, segui l'unico elargitore dell'eterna beatitudine e, come il servo fedele e lodevolmente saggio, impegnato nei talenti a lui affidati, portò copiosi frutti nella Chiesa di Dio.
Proprio da lui, infatti, cooperante la grazia divina, ebbe inizio e rigoglio la santa pianta dell'ordine vostro, che estendendo i tralci dell'onestà in lungo e in largo, produsse fiori e diffuse profumi, "al fine di recidere le cose nocive e innestare le salutari".
Dal momento dunque che presso Assisi, in un fondo donato a noi e alla chiesa romana, nel luogo che è detto Colle del Paradiso, è edificata una chiesa in onore del medesimo Confessore, nella quale deve essere nascosto un tesoro tanto prezioso, vale a dire il corpo santo di lui, [...] stabiliamo quindi che detta chiesa non sia soggetto a nessun altro che al pontefice romano, e sia ritenuta Capo e Madre del vostro Ordine il cui iniziatore e padre è stato il predetto Confessore, e in essa in perpetuo il servizio sia reso dai frati del medesimo ordine».
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